Un sito o una tecnologia web possono essere considerati accessibili quando, nel rispetto delle linee guida WCAG, garantiscono a tutti gli utenti l’accesso e la navigazione di servizi web senza barriere.
Il 96,3% di siti web ancora ad oggi presenta errori di accessibilità. (Fonte: WebAIM).
Ti sei mai chiesto a quante persone viene impedita ogni giorno una navigazione fluida e priva di barriere?
L’accessibilità riguarda l’inclusione e l’accesso ai sistemi digitali da parte di tutti e coinvolge oltre un miliardo di persone con disabilità. Tutti hanno il diritto di accedervi, nessuno escluso, in modo semplice ed intuitivo.
A 20 anni dalla Legge Stanca si avvicina l’obbligo, per tutti i soggetti privati, di adeguarsi alle linee guida sull’accessibilità web entro il 28 Giugno 2025.
Che cosa si intende allora per Accessibilità, quali sono le linee guida di riferimento e come rendere un sito accessibile. Vediamolo meglio insieme in questo articolo.
In questa pagina:
Cosa si intende per Accessibilità Digitale
Per Accessibilità digitale si intende la capacità dei sistemi informatici di erogare servizi e fornire informazioni fruibili, senza discriminazioni, anche nei confronti di coloro che a causa di impedimenti transitori o permanenti necessitano di tecnologie assistive o configurazioni particolari.
Questo significa garantire che tutte le persone, comprese quelle con disabilità visive, uditive, motorie o cognitive, possano accedere, comprendere e interagire con il contenuto web in modo efficace.

La normativa per l’accessibilità dei siti web
In Italia la normativa di riferimento per l’Accessibilità web è la Legge Stanca (l. 4/2004). L’obiettivo di questa legge è quello di tutelare e garantire alle persone con difficoltà l’accesso ai servizi informatici e telematici della Pubblica Amministrazione.
Con l’emanazione del Decreto-legge 16 luglio 2020 anche conosciuto come «Decreto Semplificazioni», l’applicabilità della Legge Stanca è stata estesa anche ai soggetti privati, ovvero, aziende che abbiano conseguito un fatturato medio superiore ai 500 milioni di euro negli ultimi tre anni. L’obbligo di adeguamento per tali soggetti è stato fissato al 28 giugno 2022.
A livello Europeo invece, l’ultima importante direttiva sull’Accessibilità Web l’European Accessibility Act, è stata emanata nel 2019 estendendo gli obblighi di accessibilità a tutti i soggetti economici che saranno tenuti ad adeguarsi entro Giugno 2025.
Attraverso l’emanazione di queste normative si mira a garantire alle persone con disabilità una società più inclusiva. L’obiettivo è quello di eliminare gli ostacoli creati da norme divergenti negli Stati membri stabilendo così i requisiti minimi di Accessibilità per determinati prodotti o servizi, tra cui computer e dispositivi mobili, servizi bancari, elettronica di consumo, trasporti, e-commerce, apparecchiature mediche.
Le linee guida sull’Accessibilità
La legge sull’accessibilità web sopra citata trova applicazione nelle Linee Guida Tecniche di riferimento:
- WCAG 2.2 (W3C)
- UNI CEI EN 30154: normativa che, basandosi sui principi cardini delle WCAG 2.1, stabilisce uno standard europeo per garantire il rispetto dei principi e dei requisiti di accessibilità per prodotti e servizi ICT (Hardware, web, documenti non web, software, applicazioni Mobili, documentazione e servizi di supporto).
Le WCAG 2.2 rappresentano lo standard universale delle linee guida necessarie a definire specifiche tecniche per rendere i contenuti web accessibili alle persone con disabilità.
Le WCAG poggiano le proprie basi su 4 pilastri fondamentali che devono essere rispettati affinché i contenuti web possano considerarsi accessibili. Stiamo parlando dei cosiddetti principi POUR.
Un sito web per essere considerato accessibile deve essere:
- Percepibile: riguarda i sensi di percezione che le persone utilizzano durante la navigazione sul web (eventuale utilizzo di tecnologie assistive).
- Utilizzabile: i contenuti e la navigazione devono essere utilizzabili per semplificare l’interazione dell’utente.
- Comprensibile: i termini utilizzati in un sito web devono essere chiari, avere istruzioni semplici e spiegare o guidare nella comprensione di attività complesse.
- Robusto: il contenuto deve poter essere interpretato in maniera affidabile da una grande varietà di programmi utente, comprese le tecnologie assistive.
Dobbiamo immaginare le WCAG come una sorta di piramide. Al vertice abbiamo i 4 principi POUR, ogni principio si articola in 12 linee guida specifiche che a loro volta vengono suddivise in criteri di successo che aiutano gli sviluppatori web a creare contenuti accessibili.
I criteri di successo si articolano su 3 livelli:
- A – livello di conformità minimo. Rappresenta il criterio base di soddisfazione dei requisiti sull’accessibilità. Garantisce un accesso fondamentale ai contenuti web per le persone con disabilità. Alcuni esempi di linee guida che rientrano in questo livello di conformità sono correttezza del contrast ratio utilizzato, presenza delle alternative per il contenuto non testuale, garanzia di utilizzo delle funzionalità anche con navigazione da tastiera.
- AA- livello di conformità medio. Rappresentano dei criteri aggiuntivi e garantiscono un accesso più avanzato ai contenuti web da parte di soggetti con disabilità. Alcuni esempi di linee guida che rientrano in questo livello sono la presenza dei sottotitoli nei contenuti multimediali, comprensibilità del linguaggio, regolazione delle dimensioni del testo.
- AAA – livello di conformità massimo. Prevede delle indicazioni più rigorose, garantendo che i contenuti siano completamente accessibili alle persone con disabilità cognitive e visive.

Accessibilità siti web privati: quali sono gli obblighi
Che cosa prevedere le normativa sull’Accessibilità digitale per i privati?
Gli obblighi in materia di Accessibilità per i privati attualmente riguardano solo le aziende con un fatturato superiore negli ultimi 3 anni a 500 milioni di euro.
A partire da giugno 2025 questi obblighi saranno estesi a tutte le aziende. Nel dettaglio per garantire l’accessibilità dei siti web le aziende private hanno l’obbligo di:
- Raggiungere la conformità livello AA delle linee guida WCAG 2.2.
- Pubblicare e aggiornare, per ciascun touchpoint, una Dichiarazione di accessibilità entro il 23 settembre di ogni anno.
- Predisporre un meccanismo di feedback, per consentire agli utenti di inviare segnalazioni inerenti all’accessibilità dei portali.
In caso di mancato adempimento l’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) applica una sanzione amministrativa pecuniaria fino al 5% del fatturato.
Per le aziende private, rendere i propri touchpoint digitali accessibili non è solo una questione normativa. Oltre ai rischi legati a sanzioni pecuniarie, la mancata accessibilità di un touchpoint sottopone l’azienda ad ulteriori svantaggi come:
- Perdita del traffico al sito
- Danni sulla reputazione aziendale
- Impatti sul posizionamento SEO del touchpoint
Quando un sito web può essere considerato Accessibile
Cercando di ricollegare quanto detto fino ad ora, l’accessibilità dei siti web si ha quando quest’ultimi possono essere utilizzati da tutte le persone, indipendentemente dalle loro capacità o disabilità, senza incontrare barriere o ostacoli nell’accesso al contenuto o nell’utilizzo delle funzionalità. Un sito web può essere considerato Accessibile se soddisfa i principi e le linee guida del Web Content Accessibility Guidelines (WCAG) stabilite per l’accessibilità web.
In termini pratici, significa che il contenuto web deve essere progettato e sviluppato in modo da essere comprensibile, navigabile e operabile per una vasta gamma di utenti, inclusi quelli con disabilità visive, uditive, motorie o cognitive. Ciò può includere l’uso di testo alternativo per le immagini, la corretta strutturazione del contenuto mediante l’uso di elementi HTML semanticamente corretti, la progettazione di interfacce utente flessibili che consentano agli utenti di personalizzare le impostazioni secondo le proprie esigenze e molto altro ancora.
Inoltre, un sito web Accessibile dovrebbe essere compatibile con una varietà di tecnologie assistive, come lettori di schermo, tastiere alternative e software di ingrandimento del testo, per consentire agli utenti con disabilità di accedere al contenuto e interagire con esso in modo efficace.
Una volta aver compreso i requisiti di un contenuto accessibile, vediamo alcuni esempi di casi di inaccessibilità:
- Un sito non è Accessibile se il contrasto tra lo sfondo e il testo non è sufficiente a garantirne la visione da parte di tutte le persone, comprese quelle con disabilità visive. Il contrast ratio per i contenuti testuali deve essere di minimo 4.5:1. Di seguito un esempio di contrasto insufficiente rilevato attraverso l’utilizzo dello strumento WebAIM Contrast Checker.

- Un sito non è Accessibile se contiene dei contenuti video privi di alternative (es. sottotitoli, audiodescrizione) utili a renderli fruibili a tutte le persone, comprese quelle con disabilità uditive o cognitive.
- Un sito non è Accessibile se contiene delle immagini non decorative prive di alternative testuali utili a rendere il contenuto fruibile a tutte le persone, comprese quelle con disabilità visive o cognitive. Di seguito un esempio di porzione di codice dal quale emerge come l’immagine di riferimento, che contribuisce alla definizione del contenuto della pagina, presenti un testo alternativo vuoto.
<img decoding="async" width="624" height="389" src="https://www.gung.it/wp-content/uploads/2023/05/Immagine-processo-Preparazione.png" alt="" class="wp-image-2600">
- Un sito non è Accessibile se tutti i contenuti e le funzionalità non sono raggiungibili e utilizzabili tramite la navigazione da tastiera.
- Un sito non è Accessibile se non garantisce a tutti gli utenti di sapersi orientare nelle pagine grazie all’organizzazione dei titoli e dei contenuti.
Il tuo sito presenta questi errori di Accessibilità?
Accessibilità siti web: cosa fare
Per l’accessibilità dei siti web In Gung definiamo un processo end to end per la gestione dell’accessibilità su tutti i touchpoint.
- Partiamo da un Assessment completo per individuare le non conformità e i contenuti non accessibili del sito web, suggerendo le soluzioni da applicare per rendere il sito compliant.
- Proseguiamo nella definizione dei processi di verifica e controllo periodici
- Supportiamo la fase di test a seguito delle normali procedure di change e upgrade dei diversi touchpoint
La conduzione di un Assessment è basata sulla navigazione strutturata del sito. La navigazione viene organizzata in base a una checklist di controlli che permettono di verificare la conformità del sito rispetto alle linee guida WCAG.
Il sito, inoltre, viene navigato utilizzando tecnologie assistive (navigazione tramite l’utilizzo di tastiera e di screen reader). Le attività sono prevalentemente svolte manualmente; compresa, per alcune linee guida, la verifica puntuale del codice HTML che costituisce la pagina web.
Per alcuni controlli specifici vengono utilizzati degli strumenti per la rilevazione automatica degli errori che servono a coadiuvare le verifiche manuali. Un esempio è l’utilizzo di WebAIM Contrast Checker per la verifica della contrast ratio.
A seguito dell’Assessment, viene consegnata la documentazione riepilogativa delle non conformità rilevate.
A livello di progetto complessivo; una volta rilasciata la documentazione, viene organizzata l’attività di Remediation utile a correggere le non conformità. A seguito della Remediation, può essere previsto un secondo Assessment per validare le attività correttive.

Strumenti per valutare l’Accessibilità Web
Le attività manuali di navigazione e analisi del sito possono essere affiancate dall’utilizzo di strumenti automatici che aiutano a individuare potenziali errori.
È bene in ogni caso ricordare che l’utilizzo di strumenti automatici non sostituisce la navigazione strutturata del sito e non è in grado di rilevare alcune problematiche che possono essere verificate solo tramite controlli manuali.
Alcuni ottimi strumenti che possono essere utilizzati sono:
- WEB Aim Contrast Checker
- SiteImprove Accessibility Checker
- MAUVE++
- IBM Accessibility Checker
- WAVE web accessibility evaluation tool
Dichiarazione di Accessibilità: come redigerla
Per dare evidenza dell’Accessibilità o meno di un sito web o applicazione mobile è necessario redigere e pubblicare entro il 23 settembre di ogni anno la Dichiarazione di Accessibilità.
Per quali tipologie di touchpoint deve essere pubblicata la dichiarazione di accessibilità?
La risposta è per ogni tipologia di touchpoint sottoposto ad analisi. Le modalità di pubblicazione variano a seconda del touchpoint considerato. Deve essere pubblicata:
- Per i siti web all’interno del footer, indicando la label “Dichiarazione di accessibilità” o “Accessibilità” e rinviando o a una pagina contenente la Dichiarazione di accessibilità o a una pagina contenente ulteriori informazioni, tra cui il collegamento alla Dichiarazione di accessibilità
- Per le applicazioni mobile, nella sezione dedicata alle informazioni generali riportate nello store e nel relativo sito web del soggetto erogatore
Attraverso la Dichiarazione di Accessibilità è possibile rendere pubblica la conformità totale o parziale del sito web oppure la sua non conformità.
Le sezioni di cui si compone sono 2:
La prima sezione presenta i contenuti previsti dalla Decisione di esecuzione UE 2018/1523:
- Stato di conformità
- Dichiarazione di contenuti, sezioni e funzioni non accessibili, in caso di non conformità parziale o totale
- Indicazione del Meccanismo di feedback e recapiti dell’amministrazione
- Procedura di attuazione (Difensore Civico Digitale)
La seconda sezione invece è composta da:
- Informazioni sul sito o applicazione mobile
- Informazioni sull’amministrazione
L’AGID ci viene in aiuto mettendo a disposizione un modello da poter personalizzare per la sua compilazione. Per i privati, è il soggetto erogatore che è tenuto a pubblicare la Dichiarazione di Accessibilità per ciascun sito web e app che eroghi servizi digitali al pubblico. La dichiarazione deve inoltre essere aggiornata periodicamente, prevedendo al suo interno le modalità ed i riferimenti per consentire le segnalazioni di inaccessibilità da parte dell’utenza.
FAQ Accessibilità siti web
A pochi mesi dall’entrata in vigore dell’European Accessibility Act sono tanti i dubbi delle aziende relativamente a quando un sito web può essere considerato accessibile. Di seguito abbiamo raccolto le domande più frequenti sul tema.
- In cosa consiste l’obbligo, a quali linee guida bisogna essere compliant e come certificare la cosa? Entro il 28 Giugno 2025, tutti i touchpoint di aziende private con più di 10 dipendenti e fatturato maggiore di 2 milioni di euro, dovranno essere Accessibili. Le linee guida di riferimento sono quelle definite dalle WCAG 2.2. Per certificare la conformità o meno dei propri touchpoint le aziende saranno obbligate alla redazione di un’autocertificazione di Accessibilità.
- Questo obbligo di rendere i siti accessibili riguarda qualsiasi sito web compresi i siti B2B? Sì, riguarda qualsiasi touchpoint digitale, sito web, app, sito e-commerce, senza distinzione tra B2B e B2C. L’accessibilità deve essere garantita anche per i portali di comunicazione interni alle aziende. Nonostante questo la di priorità di intervento è data ai touchpoint esposti al pubblico.
- L’obbligo della dichiarazione di accessibilità resta solo per le PA e i privati previsti dalla legge 2004 oppure viene esteso anche alla platea prevista dall’ European Accessibility Act? L’obbligo di redazione della Dichiarazione di Accessibilità viene esteso a tutti i soggetti economici, con obbligo di pubblicazione entro il 23 settembre di ogni anno.
- La data ultima del 28/06 vale per tutti i siti web o solo per prodotti/servizi nuovi? Vale per tutti i siti web. Dal 29/06/2025, nessun nuovo prodotto e servizio potrà essere immesso sul mercato senza rispettare i requisiti di Accessibilità pena il ritiro del prodotto e sanzioni fino a 40.000 euro.
- Se il sito è “informativo”, per esempio il sito vetrina di un’azienda che non prevede la vendita di servizi o beni, rientra nell’adeguamento? Sì, tutti i touchpoint e contenuti esposti al pubblico devono risultare accessibile e facilmente fruibili a tutti.
